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NO all'aumento di capitale di Acqualatina Spa: il consiglio comunale di Anzio difende i cittadini

Alternativa Per Anzio ha espresso con fermezza il proprio voto contrario alla richiesta di Acqualatina Spa di aumentare il proprio capitale sociale del 126%, pari a 30 milioni di euro complessivi. Una decisione che avrebbe richiesto al Comune di Anzio un contributo di quasi 1,3 milioni di euro.

La motivazione fornita dall’ente  è quella di “supportare l’equilibrio finanziario ed operativo della società” in altre parole, si tratta dell’ennesima pezza a inefficienze gestionali, non di un investimento strategico sul futuro del servizio idrico

La richiesta, infatti, non è accompagnata da alcun piano industriale di sviluppo, né da un progetto di ristrutturazione aziendale di cui, peraltro, si avverte una necessità impellente.

Le criticità del servizio, infatti, sono evidenti a tutti: reti idriche ridotte a colabrodo,  pessima gestione dei guasti, cali di pressione che lasciano interi quartieri senz’acqua, specialmente nei mesi estivi

In un contesto simile, non è accettabile chiedere ai cittadini di coprire i buchi di una gestione fallimentare, senza garanzie né prospettive di miglioramento.

Troppe volte abbiamo visto soldi pubblici riversati in partecipate inefficienti, con risultati nulli e ulteriori perdite. Eppure, Acqualatina Spa non risulta essere una società in perdita: è quindi doveroso chiedersi perché non si ricorra ad altri strumenti per risolvere eventuali problemi di liquidità, senza scaricarne il peso sui Comuni e quindi sui cittadini.

Dopo oltre 20 anni di gestione privatizzata dell’acqua, è arrivato il momento di tirare le somme.
Ci era stato promesso che l’ingresso dei privati avrebbe portato efficienza, innovazione e investimenti, con una gestione più snella e reattiva. La realtà è sotto gli occhi di tutti: una società incapace di garantire un servizio essenziale, efficiente e sostenibile.

L’acqua è un diritto umano fondamentale. È nostro dovere pretendere un servizio all’altezza e difendere i cittadini da decisioni che compromettono il futuro e la dignità del nostro territorio.