PROGRAMMA ELETTORALE PARTECIPATO - ANZIO
PROGRAMMA ELETTORALE
Per le elezioni comunali 2024
Movimento 5 Stelle - Alternativa per Anzio
INDICE
1 TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE e CITTADINANZA ATTIVA
1.1 EFFICIENZA DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA
1.3 UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (U.R.P.)
1.5 CONSORZI E SOCIETÀ PARTECIPATE.
1.7 GESTIONE CONTRATTI E APPALTI PUBBLICI
1.8 POLITICHE ECONOMICO – FINANZIARIE
2.1 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE E IL CLIMA (PAESC)
3.2 LOTTA ALLA LUDOPATIA E ALLE NUOVE EMERGENZE SOCIALI
3.5 GIOVANI, MINORI E FAMIGLIE
3.6 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
7.1 MODIFICA DEL PIANO REGOLATORE GENERALE
INTRODUZIONE
Con le consultazioni elettorali previste il 17 e 18 novembre 2024, la città di Anzio si troverà a un crocevia importante della sua storia recente. Uscendo da un commissariamento dovuto a infiltrazioni mafiose, è fondamentale che il nuovo corso amministrativo sia orientato verso una rinascita etica, culturale, economica e sociale. Questo programma elettorale si pone come obiettivo primario la difesa dei valori di legalità e trasparenza, non solo come risposta alla passata crisi, ma come pilastro su cui costruire una comunità forte e resistente.
In un contesto che ha sofferto per la penetrazione di interessi illeciti nelle istituzioni e nell'economia, è necessario ripristinare la fiducia dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori, garantendo che il Comune operi con trasparenza, onestà e in totale autonomia dalle influenze esterne. Solo attraverso una gestione chiara impostata sulla “normalità”, Anzio potrà risollevarsi e prosperare.
Questo programma punta, inoltre, a creare un futuro inclusivo e sostenibile per tutti. Un futuro che pensa prima di tutto ai cittadini, mettendoli al centro delle scelte amministrative e offrendo servizi efficienti, infrastrutture moderne, e uno spazio urbano accogliente e sicuro. Sarà promossa la partecipazione attiva dei residenti, per costruire una città dove il senso di comunità si rafforzi e dove le persone sentano di avere un ruolo attivo e fondamentale nella gestione della cosa pubblica.
1 TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE e CITTADINANZA ATTIVA
Uno degli obiettivi fondamentali per una buona gestione della pubblica amministrazione è quello di migliorare il dialogo e i rapporti con i cittadini. Questi alcuni dei progetti che vogliamo realizzare:
1.1 EFFICIENZA DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA
- Censire le competenze del personale e coinvolgere i dipendenti in termini di formazione e specializzazione in linea con gli indirizzi politici e con lo scopo di aumentare la qualità dei servizi alla città
- Favorire lo scambio e la collaborazione tra Dipartimenti diversi attraverso la convocazione periodica di commissioni consiliari congiunte
- Assunzione personale esterno con qualifiche interdisciplinari
- Separazione ruoli tra Segretario Comunale e Responsabile Anticorruzione
- Aggiornamento regolamenti del consiglio comunale e delle commissioni consiliari, garantendo maggiori strumenti alle opposizioni (ad es. nomina vicepresidenti delle commissioni in quota delle opposizioni con potere di convocarle)
- Valutare il servizio erogato tramite
- verifiche da parte del cittadino attraverso questionari, indici di valutazione, feedback per migliorare la resa del servizio
- Determinazione dei criteri per le valutazioni delle performance e valutazione delle performance. Con questo sistema saranno valutati anche i premi di obiettivo della dirigenza.
- Collaborazione con le forze dell’ordine: rafforzamento della cooperazione tra il Comune e le forze dell’ordine, con l’istituzione di tavoli di confronto periodici per discutere di sicurezza urbana e strategie contro la criminalità organizzata. Maggiore presenza di polizia nelle aree critiche[1].
- Videosorveglianza intelligente: installazione di un sistema di videosorveglianza avanzata nelle zone più sensibili, con telecamere collegate a un sistema di riconoscimento automatico dei veicoli e tecnologie intelligenti per prevenire attività illecite[2].
- Introduzione del procedimento digitale totale che permetta al cittadino la tracciabilità delle proprie pratiche.
1.2 SITO ISTITUZIONALE
Valutare il miglioramento del sito in modo da rendere facilmente fruibili tutte le informazioni relative all’attività amministrativa in ottemperanza alla legge 33 del 2013 in materia di trasparenza amministrativa.
1.3 UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (U.R.P.)
Istituzione dell’U.R.P., che attualmente non è presente sul nostro territorio: l'Ufficio Relazioni con il Pubblico è un servizio nato per favorire e semplificare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, per far sì che ogni cittadino possa esercitare il proprio diritto di conoscere, partecipare, fruire dei servizi offerti dall’Amministrazione comunale.
1.4 STATUTO COMUNALE
Lo Statuto Comunale è una sorta di piccola costituzione della collettività ed è nostra intenzione modificarlo per introdurre strumenti di democrazia partecipata che permettano il coinvolgimento dei cittadini alla gestione del proprio territorio. In particolare:
- Consiglio Comunale aperto: uno strumento che, seppur di difficile applicazione, permetterebbe di avere alcuni vantaggi:
- Orientarci verso la partecipazione attiva dei cittadini,
- Portare in Consiglio Comunale le proposte dei cittadini dando loro la possibilità di discuterne con la Direzione.
Un consiglio comunale aperto prevede la partecipazione dei cittadini con interventi. Per fare questo si pensa di organizzare il Consiglio dando rilevanza a determinati punti di pianificazione:
- Preparazione: Assicurarsi che tutti i documenti, i rapporti e gli ordini del giorno necessari siano preparati e distribuiti in anticipo ai membri del Consiglio e al pubblico.
- Avviso al pubblico: Fornire un avviso adeguato delle date, degli orari e dei luoghi delle riunioni per incoraggiare la partecipazione del pubblico.
- Accessibilità: Rendere la sede della riunione accessibile a tutti, compresi i disabili, e considerare la possibilità di offrire opzioni di partecipazione virtuale.
- Gestione dell'agenda: Mantenere l'ordine del giorno della riunione focalizzato e strutturato per consentire un tempo sufficiente per i contributi e le discussioni del pubblico.
- Facilitazione: Il presidente del consiglio o il facilitatore deve gestire la riunione in modo efficace, assicurando che le discussioni rimangano in tema e che tutte le voci siano ascoltate.
- Partecipazione del pubblico: Incoraggiare la partecipazione del pubblico concedendo ai cittadini il tempo necessario per parlare, porre domande e fornire feedback.
- Trasparenza: Registrare le riunioni e rendere disponibili al pubblico le registrazioni, i verbali e altri documenti rilevanti.
- Follow-up: Assicurare che le decisioni prese durante la riunione siano seguite da azioni appropriate e che il pubblico sia informato dei risultati.
Inoltre vogliamo introdurre nello Statuto due principi fondamentali: il principio dell’acqua pubblica e quello della difesa delle coste e del mare, beni primari e naturali della nostra città.
Infine, vogliamo l’introduzione di assemblee cittadine e forum permanenti, dove i cittadini possano partecipare attivamente alla vita amministrativa e segnalare eventuali problematiche legate alla sicurezza e alla trasparenza. Con la previsione di percorsi di educazione alla cittadinanza per fornire ai cittadini e, in particolare, ai più giovani, le conoscenze e le competenze necessarie per svolgere un ruolo responsabile e consapevole nella società.
1.5 CONSORZI E SOCIETÀ PARTECIPATE
Verifica della possibilità giuridica e amministrativa di avocare tutte le strade consortili nelle competenze del Comune esautorando di fatto i consorzi e la doppia imposizione tributaria ai cittadini che risiedono in area consorzi.
1.6 TRASPARENZA
Modifica regolamento assegnazioni patrimonio comunale: attualmente l’affidamento degli spazi pubblici viene deliberato dalla sola Giunta, senza un passaggio in Consiglio Comunale. Introdurre criteri di co-progettazione, istanza di parte ecc. (vedi regolamento recentemente approvato a Roma).
1.7 GESTIONE CONTRATTI E APPALTI PUBBLICI
Anche gli Enti Locali hanno, nonostante le forti limitazioni, una certa capacità di indirizzare l’economia e di promuovere la giustizia sociale. Lo strumento principale che hanno a disposizione è quello dei contratti pubblici (appalti). Spesso però accade che questo strumento non venga utilizzato a questo scopo, ma per produrre effetti contrari (innumerevoli casi di imprese o “finte cooperative” che vincono appalti scaricando sui lavoratori il peso del “massimo ribasso”). Le recenti riforme della legge che li regolamenta hanno superato il criterio del “massimo ribasso”, introducendo quello della “offerta economicamente più vantaggiosa” (che considera non solo il prezzo, ma anche elementi qualitativi) come prevalente. Inoltre, ogni amministrazione ha la possibilità di inserire nei bandi delle clausole che possono favorire le imprese che offrono determinate garanzie. Per questo proponiamo:
- L’istituzione del “salario minimo comunale” nei contratti pubblici (già attuato da comuni come Napoli, Firenze e altri), più in concreto:
- Introduzione di una “clausola sociale” che fissi un salario minimo orario al di sotto del quale non sia ammissibile per l’appaltatore e gli eventuali subappaltatori pagare i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia di contratto individuale di lavoro, pena la revoca dell’appalto;
- Rafforzamento della clausola sociale per il mantenimento della piena occupazione dei lavoratori interessati al cambio di appalto, negli appalti pubblici;
- Inserimento di clausole premiali negli appalti pubblici per chi garantisce migliori trattamenti economici per i lavoratori e migliore qualità del lavoro;
- Sottoscrizione di un protocollo d’intesa con le parti sociali per rafforzare la possibilità da parte dell’Amministrazione di scegliere secondo criteri qualitativi (esempio Bologna, che include anche legalità, qualità dei servizi offerti, accessibilità ed inclusione, tutela ambientale, “filiera corta”).
- Infine, occorre segnalare la possibilità di re-internalizzare alcuni servizi pubblici al fine di contrastare la privatizzazione fuori controllo di alcuni servizi essenziali, come i servizi sociali. Invertire questa tendenza è possibile, come dimostrato recentemente sia dal comune di Pomezia (che ha internalizzato il servizio degli OEPAC scolastici) che dal comune di Roma (internalizzazione multiservizi).
1.8 POLITICHE ECONOMICO – FINANZIARIE
I progetti, l’erogazione dei servizi, gli investimenti infrastrutturali hanno tutti bisogni di risorse economiche. Risulta fondamentale aumentare le entrate del comune senza andare a gravare sulle fasce più deboli. Diventa allora fondamentale recuperare risorse, anzitutto sull’evasione. A questo proposito si propone:
- Adesione al “Protocollo antievasione” firmato da Anci, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza e IFEL per il contrasto all’evasione dell’IRPEF. L’accordo prevede un canale di comunicazione diretto tra le amministrazioni e l’Agenzia delle Entrate, che forma i funzionari comunali per insegnare loro come scoprire eventuali evasori, dando la possibilità di incrociare le varie banche dati della PA. Questo protocollo ha garantito ai Comuni aderenti maggiori risorse, non solo perché i proventi dell’IRPEF recuperata grazie alle segnalazioni dei Comuni vengono girati a questi ultimi, ma anche perché le competenze acquisite possono essere applicate anche nel campo del contrasto all’evasione dei tributi locali (TARI, IMU, ecc. - vd. esempio del Comune di S. Giovanni in Persiceto).
2 AMBIENTE
Parlare di ambiente significa toccare in realtà tutti gli aspetti dell’amministrazione della città. Significa dare un indirizzo di cura e rispetto dei territori, che si traduce in cura e rispetto della vita e del benessere dei cittadini, laddove, finora per Ambiente si è intesa solo la gestione dei rifiuti e null’altro.
2.1 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE E IL CLIMA (PAESC)
Il Comune di Anzio nel 2022 ha aderito all’iniziativa europea chiamata “Patto dei Sindaci”, la quale prevede la realizzazione entro 2 anni dall’adesione all’accordo, del PAESC. Siamo già in ritardo e occorre elaborare e approvare questo Piano. Il PAESC rappresenta un documento di indirizzo strategico di programmazione che si occupa della Mitigazione e dell’Adattamento ai cambiamenti climatici. L’Unione Europea e la Città Metropolitana di Roma Capitale, in quanto ente delegato del coordinamento sui PAESC, forniscono supporto tecnico per (1) l’elaborazione di un inventario delle emissioni a livello comunale (2) un’analisi dei rischi locali connessi ai cambiamenti climatici (2) definizione di politiche e azioni per la riduzione delle emissioni (3) definizione di piani e azioni per l’adattamento ai fenomeni estremi a cui stiamo andando incontro. Il PAESC va concepito come uno strumento per modificare, aggiornare, elaborare tutti gli altri piani comunali (vedi punto su urbanistica). Una cornice di riferimento per tornare a pianificare in maniera partecipata e, non da ultimo, per avere accesso ai finanziamenti europei disponibili per la sua attuazione (ad es. Progetti LIFE; EUI-IA; Horizon, INTERREG ecc.).
2.2 GESTIONE RIFIUTI
La gestione dei rifiuti è attualmente affidata alla società partecipata del Comune di Anzio AET detenuta al 90% dal comune di Ciampino. Nonostante i miglioramenti rispetto alla precedente gestione le criticità non sono state affatto superate. L’incremento della raccolta differenziata (arrivata al 57,9%) è ancora al di sotto dei limiti di legge e delle previsioni della società stessa. Il servizio, peraltro, ha subito un’impennata di costo notevole: 9,2 milioni annui (IVA esclusa). Il Progetto tecnico è rimasto inattuato sotto diversi punti. Sarà quindi necessario un attento monitoraggio della qualità del servizio. gestione del servizio, in scadenza nel 2028, quindi all’interno del prossimo mandato amministrativo.
In questa prospettiva ciò che si propone è una gestione congiunta con la vicina Nettuno, attraverso un soggetto pubblico previsto dalla legge: l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (AATO). È necessario un cambio di paradigma per ripensare il rifiuto[3] e far sentire i cittadini come i proprietari dei rifiuti, incentivando a produrre meno indifferenziata per guadagnarci loro per primi. In quest’ottica il programma verte sui principali temi relativi ai rifiuti:
- Valutazione della conformità del servizio erogato ai requisiti dell’appalto;
- Valutazione circa l’adesione ai consorzi CONAI e collegati;
- Valutare l'opportunità di implementare sistemi virtuosi per il conferimento della plastica da imballaggio verso una catena PET TO PET;
- Valutare soluzioni per migliorare la resa anche economica del rifiuto differenziato (plastica - vetro);
- Censimento puntuale delle utenze per verifica dei tributi. Il precipitato a cui puntare è un miglioramento della qualità anche delle strade;
- Estensione della raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale, in particolare nel centro storico;
- Attuazione del compostaggio domestico già definito da apposito albo comunale compostatori;
- Incentivazione attraverso sconti in bolletta per chi aderirà;
- Attuazione del compostaggio di quartiere e di comunità con realizzazione del relativo impianto (previsto dal progetto tecnico AET);
- Favorire il vuoto a rendere e in generale studiare linee guida per limitare drasticamente l’usa & getta in mense scolastiche, uffici ed enti pubblici;
- Favorire un serio e incessante controllo del territorio anche con il supporto dell’associazionismo e del volontariato, nonché delle forze dell’ordine.
- Introduzione della Tarip come soluzione alternativa. La tariffa puntuale (Tarip) prevede una quota fissa, basata sulla superficie dell’immobile, e una quota variabile, che premia i comportamenti virtuosi dei cittadini. Questa modalità di tariffazione è pensata per incentivare la raccolta differenziata e ridurre i rifiuti non riciclabili. Nel Lazio, uno degli ultimi Comuni a adottare la Tarip è Genzano, che punta a raggiungere una percentuale di raccolta differenziata del 90%. Tuttavia, la diffusione della Tarip è ancora limitata, soprattutto nel Sud Italia, dove l’adozione di sistemi di gestione più efficienti potrebbe contribuire a ridurre i costi. L’aumento della Tari nel 2024 riflette le sfide economiche e operative che le città italiane stanno affrontando nella gestione dei rifiuti. Inflazione, costi energetici e inefficienze strutturali sono tra le principali cause di questi rincari. Tuttavia, attraverso l’adozione di sistemi tariffari come la Tarip e una maggiore efficienza nella gestione dei rifiuti, è possibile contenere i costi e migliorare il servizio offerto ai cittadini.
- Mappatura collaborativa del territorio (es. mappatura del degrado) La proposta è quella di sviluppare un Sistema Informativo Geografico online interattivo e partecipativo, sul quale tutti i cittadini, soprattutto associazioni e volontari, possano effettuare delle segnalazioni e proposte di intervento. Il sistema può essere concepito come meccanismo attraverso il quale tutti i cittadini possano effettuare richieste di intervento al comune (modello Wisetown[4] adottato dal comune di Perugia) senza dover passare per meccanismi clientelari e favoritismi, rompendo così alla base i fenomeni corruttivi.
2.3 AREE VERDI
Le aree verdi sono una risorsa indispensabile per il benessere e per il miglioramento della qualità di vita dei cittadini. Rappresentano uno strumento qualificante per l'offerta turistica, ma anche uno strumento sociale e didattico. Il cammino per la riqualificazione e per la creazione di aree verdi attrezzate, fruibili e controllate, si articolerà attraverso la ricerca dei fondi e la collaborazione con enti superiori quali la Regione Lazio (per la gestione delle zone SIC Siti Importanza Comunitaria) e le Sovrintendenze.
Proteggere il verde di Anzio (vedi punto sulla cintura verde in urbanistica e mobilità) e valorizzarlo sarà un impegno che svolgeremo con l’aiuto anche delle istanze e le indicazioni dei cittadini, dei comitati e delle scuole e sarà affiancato da un serio programma di ripiantumazione arborea.
Un altro obiettivo è quello di porre le basi per la creazione di una ZTB (zona di tutela biologica) per lo specchio d’acqua antistante Tor Caldara, a completamento di un’area naturale unica, che merita di diventare tappa fondamentale di una Anzio che abbia come offerta turistica anche percorsi naturalistici, e che andrebbe ad ampliare l'area naturale di Tor Caldara – Vignarola.
Villa Imperiale: malgrado la gestione (e quindi i fondi) sia passata al Parco dei Castelli non si hanno certezze della corretta gestione dell’area: proponiamo, quindi, una collaborazione sinergica per una verifica dei piani di lavoro nell’ottica del ripristino della zona, per poterne usufruire anche dal punto di vista culturale, come spettacoli e eventi.
Valutazione per la creazione di nuovi spazi verdi e manutenzione di quelli esistenti per garantire aree ricreative per famiglie, giovani e bambini[5].
2.4 COSTE E LITORALI
2.4.1 Salvaguardia dell’erosione e dissesto idrogeologico
Le coste e il litorale rappresentano un aspetto che necessita di maggiore concertazione con altri ambiti amministrativi e con la Regione Lazio. Desta notevole preoccupazione l’esito delle commissioni regionali, che sono orientate ad agire con ripascimenti di fondi portuali, operazioni non efficaci e che rischiano di compromettere la salute delle spiagge, oltre all’ecosistema microbiologico marino della fascia costiera. Occorre sollecitare progetti di difesa e salvaguardia dall’erosione costiera, tenendo presente anche il grosso ruolo che giocano le acque sotterranee sorgive che sono presenti nel sottosuolo di Anzio e che costituiscono un fattore di sicura influenza nell’evoluzione idrogeologica di tutta la costa. Le coste di Anzio sono tutte a grave rischio idrogeologico: occorre uno studio del sottosuolo e valutare le operazioni di salvaguardia.
2.4.2 Gestione delle concessioni demaniali
Il Governo italiano ha recentemente approvato le nuove norme sulle gare delle concessioni balneari in attuazione della cosiddetta Direttiva Bolkestein. Entro il 2027, pertanto, andranno fatte le nuove gare per l’affidamento in concessione delle aree demaniali. Questo passaggio sarà tanto delicato quanto importante. Da un lato, infatti, sarà possibile contrastare le rendite di posizione di chi negli anni si è appropriato di un bene pubblico ed intervenire per migliorare l’accessibilità alle spiagge, i servizi, adeguare i canoni ecc. Dall’altro occorrerà tutelare con i mezzi a disposizione un pezzo fondamentale dell’economia locale.
Da qui al 2027 occorrerà pertanto aggiornare e modificare il Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA), nel quale dovrà essere garantita l’accessibilità alle spiagge libere ogni 300 metri (criterio ad oggi non soddisfatto), un’efficace politica di destagionalizzazione, una verifica degli usi esistenti nelle aree protette (es SIC Lido dei Gigli, Villa e Grotte di Nerone, Tor Caldara), una più efficace e stringente prevenzione dell’erosione costiera.
Infine, per garantire che le gare vengano espletate in un clima di trasparenza e legalità, proponiamo che la gestione delle procedure sia affidata non agli uffici comunali, ma ad una Stazione Appaltante di livello superiore (ad es. Città Metropolitana di Roma Capitale, Regione Lazio o una Stazione ad hoc per gestire le concessioni sui diversi comuni costieri).
2.5 PIANO ENERGETICO
L’efficientamento energetico è un obiettivo possibile grazie agli incentivi per le pubbliche amministrazioni e per i privati.
Nell’ambito del PAESC occorre realizzare un programma che progressivamente porti alla riduzione dei consumi, sfruttando le nuove tecnologie per l’illuminazione pubblica e le fonti rinnovabili come il solare ed il minieolico, per ottenere risparmi considerevoli per la collettività e minor impatto ambientale possibile. Per questo punteremo allo sviluppo delle comunità energetiche e al credito energetico rotativo.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono essere uno strumento utile per risolvere la crisi e la conseguente povertà energetica[6]. Per contrastare la povertà energetica dei cittadini e ottenere ulteriori risparmi energetici, l’Amministrazione deve dotarsi di un Regolamento per la co-progettazione, messa a disposizione di aree pubbliche (tetti e terrazzi di proprietà del Comune per installare impianti fotovoltaici) e/o futuri impianti solari fotovoltaici di proprietà Comune di Anzio allo scopo di favorire lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali (CERS-ETS).
2.6 OASI DEGLI ANIMALI
È nostra intenzione realizzare un’oasi per cani in sostituzione del canile municipale, con l’obiettivo di mettere al centro il benessere degli animali e facilitare la loro adozione, con l’aiuto delle associazioni del terzo settore che se ne occupano.
Il ricovero dei randagi presso il canile di Pomezia è costato ai cittadini 1 milione di euro in 5 anni, cifra che non ha risolto il problema.
Un ulteriore strumento proposto è quello dell’anagrafe delle Colonie feline e organizzazione del volontariato anche per salvaguardare il decoro oltre che la vita dei gatti.
3 POLITICHE SOCIALI
Nella nostra visione delle politiche sociali i cittadini e le famiglie non sono più “oggetto”, ma soggetto protagonista negli interventi e nelle scelte.
Promuoveremo lo spirito di comunità e la crescita sociale complessiva del contesto urbano attraverso le forme di partecipazione previste dallo statuto comunale.
Il nostro obiettivo a lungo termine è quello di favorire una “cultura di uguaglianza e solidarietà sociale” nel tessuto comunitario della città.
Il territorio di Anzio è interessato da diverse criticità sociali: scarsità di servizi prossimali; insufficiente livello di inclusione dei nuclei familiari stranieri; crescente numero di anziani che vivono da soli; minori a rischio di povertà educativa e dispersione scolastica; elevata diffusione del gioco d’azzardo e dipendenze; reddito medio inferiore alla media nazionale.
Il contesto urbano è il luogo dove si possono introdurre misure atte a risolvere o alleviare le situazioni di svantaggio attraverso gli strumenti delle Politiche Sociali e del Piano di Zona.
Le diverse aree di intervento spesso si intersecano, è pertanto necessario agire in maniera integrata tra i diversi attori sociali ed istituzionali in modo da procedere in maniera sinergica ed evitare dispersione di risorse economiche e umane.
Azione, secondo il ruolo affidato ai sindaci del D. Lgs. 299/99 ai fini del potenziamento dei servizi sanitari e la presa in carico territoriale
3.1 TERZO SETTORE
- Rendere accessibili a tutti le informazioni, gli interventi ed i progetti che l’amministrazione comunale intende promuovere nel campo sociale.
- Costruire una rete locale, mettendo insieme le forze dell’ente con quelle del territorio e istituendo tavoli di concertazione specifici e permanenti tra le diverse parti sociali, affinché tutti i cittadini possano partecipare attivamente al progetto sociale.
- Monitorare e verificare la qualità degli interventi sociali già programmati e finanziati, in particolare quelli inclusi nel piano di zona distrettuale e nel piano sociale regionale.
- Istituzione di un tavolo permanente di co-programmazione, co-progettazione e monitoraggio costante degli interventi con le associazioni del terzo settore.
3.2 LOTTA ALLA LUDOPATIA E ALLE NUOVE EMERGENZE SOCIALI
Da sempre impegnati nella lotta alle ludopatie ed azzardopatie, redigeremo in tempi brevi un regolamento comunale sul gioco d’azzardo con misure di contrasto e prevenzione in ottemperanza alla legge regionale L.R.05 agosto 2013 n.5, che prevede l’istituzione di un marchio “Slot Free-RL” per gli esercizi che rinunciano all’installazione o rimuovono le apparecchiature per il gioco d’azzardo. Svilupperemo nuove strategie, misure di prevenzione del disagio e dell’esclusione sociale con particolare attenzione ai nuovi fenomeni di allarme sociale, quali ad esempio bullismo, cyberbullismo e violenza di genere in accordo con altri enti istituzionali e associazioni di volontariato.
3.3 ECCEDENZE ALIMENTARI
Favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale in particolare verso la fascia di cittadinanza maggiormente indigente. Progetto spreco zero, per il contrasto allo spreco di cibo e sostegno alle fasce sociali più bisognose
3.4 ANZIANI
Interventi a sostegno degli anziani: il nostro territorio ha numerose richieste di assistenza agli Anziani provenienti dai Servizi Sociali quali: P.U.A. Punto Unico di Accesso e Servizio Sociale Professionale. Attualmente, le liste per gli Utenti richiedenti L’Assistenza Domiciliare supera di gran lunga le possibilità di soddisfacimento del bisogno, non solo per la Persona Malata, ma anche della sua famiglia, la quale è costretta a prendersi l’impegno economico e assistenziale a lungo termine. Non si escludono gli anziani soli, autosufficienti ma a rischio, poiché soggetti ai cambiamenti dell’età. E a tal proposito è necessario progettare interventi di sostegno, che coinvolgano la cittadinanza come avvenuto all’interno del Comune di Roma in alcuni quartieri dove il bisogno era rilevante, ad. es. il “Condominio Solidale”.
- Coinvolgere gli anziani in progetti e attività sociali per favorire la trasmissione di valori, tradizioni e mestieri.
- Sostenere le attività dei centri anziani comunali incentivando corsi di formazione che rispondano alle necessità più urgenti e attuali (es: uso delle nuove tecnologie, corretta raccolta differenziata, prevenzione delle truffe e dei raggiri).
- Valutazione, previa disponibilità finanziaria dell’ente, di apertura di nuovi centri anziani comunali nei quartieri attualmente sprovvisti.
- Ricognizione dei centri di assistenza per anziani e miglioramento dell’accessibilità urbana per le persone con disabilità[7].
- Ambulatorio di medicina solidale.
- Progetti per il sostegno all’alfabetizzazione digitale per contrastare il digital divide
3.5 GIOVANI, MINORI E FAMIGLIE
- Favorire la diffusione di tutte le informazioni riguardanti gli interventi, i progetti, i contributi ed i sussidi promossi ed erogati dall'amministrazione comunale, in sostegno dei nuclei familiari;
- Sviluppo dei servizi socioeducativi per la prima infanzia: possibilità di convenzioni con nidi privati; valutazione della possibilità di apertura di un asilo nido comunale.
- Incentivo dello sport come strumento sociale e di integrazione, soprattutto dei diversamente abili all'interno dei centri sportivi (palestre sociali). Favorire lo sport popolare in tutto il territorio
- Recupero del progetto dei piani di zona sociali 2021/2023 circa il centro diurno adolescenti[8].
- Promozione e istituzione della Consulta dei giovani: il consiglio comunale dei ragazzi in età scolastica per portare in consiglio comunale anche le istanze dei giovani e iniziare a farli sentire parte attiva;
- Iniziative contro la povertà: programmi di reintegrazione per persone senza fissa dimora e aiuti alle famiglie in difficoltà economica[9].
- Spazi sociali e culturali per i giovani: creazione di spazi ricreativi e culturali per i giovani, con attività sportive e artistiche gratuite o a basso costo[10].
- Prevenzione della violenza di genere: Potenziamento dei centri antiviolenza presenti sul territorio, allocazione di risorse adeguate per il supporto alle vittime, promozione di percorsi di formazione per la cittadinanza su violenza di genere e omotransfobia, e sensibilizzazione della comunità per favorire inclusione e consapevolezza. Creazione di un evento annuale di 3 giorni, da organizzare a maggio, dedicato alla prevenzione della violenza di genere. L'evento include un concorso artistico con la partecipazione di artisti che presenteranno quadri, libri, video, cortometraggi e opere teatrali incentrate sul tema. Saranno assegnati premi alle migliori opere, creando un momento di riflessione e sensibilizzazione per l'intera comunità[11].
3.6 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
- Organizzazione e promozione di iniziative e progetti per fare di Anzio una città accogliente e tollerante nei confronti di tutte le diversità.
- Favorire l’inclusione sociale degli stranieri residenti, potenziando servizi in ogni quartiere della città: corsi di lingua italiana, orientamento al lavoro, incontri di educazione civica e conoscenza del contesto cittadino.
3.7 EDILIZIA POPOLARE
- Riportare legalità e trasparenza tramite ricognizione degli aventi diritto degli alloggi ERP e verifica delle attuali graduatorie.
- Nuove Politiche abitative, nella direzione del “modello Parma”[12]: nuove case popolari in aree già costruite, recupero di quelle esistenti e stop alle alienazioni del patrimonio pubblico, agevolazioni per reimmettere sul mercato alloggi sfitti, costituzione agenzia degli affitti per mediare tra domanda e offerta, creazione di una banca dati comune con gli alloggi di tutti gli Enti che hanno patrimonio nel territorio comunale (Comune, ATER, INPS, Comune di Roma). Per queste politiche occorre ripensare la struttura del settore Patrimonio con un ufficio dedicato alle politiche abitative che vada oltre l’attuale ufficio ERP.
3.8 OSPEDALE
- Istituzione di un tavolo interistituzionale tra Comuni e Regione, da aprire subito, per valutare tutte le ipotesi in campo per il potenziamento del Pronto soccorso di Anzio - Nettuno e la riapertura di altri reparti chiusi, Punto Nascita in primis.
3.9 SPORT
Lo sport dovrebbe essere inserito quale elemento di programmazione fondamentale per la crescita della cittadinanza e si dovrebbero creare degli ammortizzatori sociali per permettere anche alle fasce deboli della popolazione di far praticare l’attività sportiva ai propri figli e realizzare infrastrutture sportive aperte e gratuite in tutti i quartieri della città.
- Istituire un tavolo con le associazioni sportive che hanno in concessione strutture pubbliche per ridefinire i requisiti per le concessioni orientando verso il principio dell’integrazione nel senso della multiculturalità e dell’inclusione delle fasce deboli e di portatori di handicap.
3.10 SALUTE MENTALE
Realizzazione di progetti insieme alla ASLrm6, nell’ambito del Piano Sociale di Zona, per migliorare l’accessibilità alla salute mentale, in particolare per i più giovani (nella direzione della realizzazione dello Psicologo di base).
4 SCUOLA
Vogliamo far tornare la scuola al centro della nostra comunità, affinché essa possa abbattere le barriere non solo architettoniche ma anche mentali, una scuola dove devono esserci più dei “rigidi confini disciplinari” e dove si possa continuare ad istruire anche dopo la fine delle lezioni, aprendosi al resto della comunità, con l’utilizzo degli edifici per lo svolgimento di altre attività, ponendo la scuola come centro culturale e sportivo. Una scuola che sia democratica, aperta, inclusiva e innovativa. Altro punto essenziale è la riqualificazione edilizia, attraverso il reperimento di fonti di finanziamento per la messa in sicurezza.
Tenendo presenti le competenze a livello comunale, i punti principali del programma saranno:
- Didattica extra: la scuola deve essere un “luogo di benessere e vitalità”, spostando la sua azione educativa sul territorio attraverso i seguenti punti:
- creazione di una piattaforma digitale degli spazi pubblici e privati per lo svolgimento delle attività educative sul territorio;
- promozione delle migliori esperienze dell'offerta formativa scolastica da proporre all'esterno delle scuole;
- disincentivare la competizione tra istituti scolastici, migliorando la loro interazione attraverso una “rete scuole del Comune di Anzio”;
- potenziamento dello sport in ogni livello e grado di istruzione;
- promozione del modello “scuole aperte”[13] come presìdi permanenti di crescita, inclusione e condivisione sociale.
- Riqualificazione degli istituti: un programma decennale per la messa a norma e in sicurezza di tutte le scuole di Anzio, ma anche della ricerca e strutturazione di altri ambienti dedicati all’apprendimento.
- Trasporto scolastico: potenziamento del trasporto pubblico a favore dei più giovani per permettere una più comoda mobilità da e per gli Istituti scolastici.
- Mense scolastiche: interventi sul regolamento relativo alle mense scolastiche al fine di poter prevedere anche la possibilità per i giovani cittadini di portarsi il pranzo da casa.
- Programmi educativi innovativi: sostegno a progetti scolastici di educazione ambientale, digitale e civica, in collaborazione con associazioni locali[14].
- Biblioteche e centri culturali: previsione di ulteriori centri, oltre alla biblioteca comunale, per l’apprendimento e l'informazione ai cittadini[15].
- Valutare la possibilità di collaborare con le Università per istituire sezioni distaccate delle Università Romane e attivare percorsi di studio che possano valorizzare la Città e permettere ai ragazzi di beneficiarne senza muoversi o trasferirsi temporaneamente a Roma ed essere, allo stesso tempo, un polo attrattivo per ragazzi di altre Regioni.
- Aprire agli ETS la possibilità di apertura di biblioteche per garantire un servizio anche in orari alternativi.
- Promozione di Patti educativi di comunità proposti dai Centri di ricerca sulla formazione e educazione, già introdotti in altre città italiane, dove i fattori di rischio dispersione scolastica, criminalità, bullismo e dipendenza sono elevati
5 CULTURA E TURISMO
La Cultura forse è la grande assente sul territorio. Fatta eccezione per gli avvenimenti storico/tradizionali che caratterizzano principalmente le estati (solennità, manifestazioni enogastronomiche, palio, feste di quartiere sponsorizzate dalla politica, manifestazioni musicali ed artistiche di piazza) si percepisce una mancanza di pianificazione annuale culturale ed artistica che porti benessere, interesse, crescita, felicità alla cittadinanza, ma che soprattutto sia un richiamo di turismo sostenibile e culturale.
Molte forme dell’arte legata all’immagine, come la fotografia, il video, possono essere utilizzate per creare dei corsi gratuiti e delle manifestazioni e concorsi per le generazioni giovani con premi finali ed aree espositive. Non ci sono festival di Musica di vario genere (classica, popolare, elettronica), non ci sono rassegne di danza, non ci sono mostre, il sistema museale locale è carente, manca il concetto di network culturale, di un sistema museale diffuso ed ecosostenibile, non c’è collegamento a network artistici internazionali, non ci sono collaborazioni con altre realtà italiane ed internazionali. Non ci sono festival o rassegne che esaltino con l’arte, la scrittura, il concetto della pace, dell’inclusione, dei diritti civili e dei popoli tutti. Non ci sono manifestazioni letterarie, premi di letteratura, di poesia, pochissimi incontri con autori. Manca un festival del cinema, pur essendo Anzio un territorio che ha un’ampia partecipazione nella storia del Cinema italiano. Un festival per incontrare le maestranze, per creare masterclass per i giovani, per valorizzare la produzione locale.
Abbiamo una corale il cui valore è riconosciuto a livello nazionale, abbiamo un liceo artistico che non partecipa alla vita culturale della città e del territorio, ma che propone iniziative proprie di buon livello che spesso non vengono comunicate. Bisognerebbe potenziare la comunicazione sociale e culturale creando siti, profili social, canali video, che portino all’attenzione nazionale ed internazionale la ricchezza e la bellezza del territorio, della costa e del mare. La Cultura richiede impegno, capacità, visione, gestione, programmazione.
La Cultura è stato uno tra i settori più trascurati nella nostra città. Nel bilancio dell'Ente, le risorse destinate a questa voce sono al di sotto dell'1%.
Nostro obiettivo è elevare il livello culturale degli eventi sul territorio di Anzio, rendendo la cultura un elemento di crescita anche economica della città, con particolare riguardo all'inclusione delle periferie. Anzio ha tutte le carte in regola per sfruttare il fattore "cultura" come elemento di promozione della città a livello nazionale ed internazionale. La nostra azione politica mirerà a valorizzare le risorse locali di associazioni ed istituzioni di carattere culturale ed artistico.
La Cultura è anche la principale cura del degrado e delle forme di depressione (che colpiscono soprattutto le generazioni di adolescenti e giovani).
Urge pertanto una progettazione di un percorso costellato di eventi culturali che coinvolga il tessuto creativo di zona ed accolga collaborazioni esterne. Riteniamo il turismo una conseguenza naturale, laddove gli eventi culturali sono interessanti e costanti nel tempo.
Nostri obiettivi sono:
- Sbarco di Anzio: valorizzare l'evento, portandolo nel futuro e trasformandolo in un forum permanente di studi sulla pace, con convegni di spessore, mostre, eventi, presentazioni di libri e dibattiti, concerti etc. Tutto questo in un tempo che abbracci tutto l'arco dell'anno, in un respiro di ambito nazionale ed internazionale. Per realizzarlo, le risorse possibili a cui attingere sono collaborazioni con università, ambasciate ed istituti di cultura. Uscire, quindi, dalla semplice rappresentazione storica per entrare in una dimensione più ampia, che valorizzi la città, anche con un ritorno positivo in termini di turismo.
- Siti Archeologici: sempre più si sta rendendo necessaria un'attenzione viva di tutti i siti archeologici della nostra città, lasciati al degrado e all’incuria anche a causa di una mancata collaborazione tra diversi Enti.
- Recupero delle aree archeologiche con riprogettazione dei percorsi interni, delle didascalie e pannelli informativi, dell'illuminazione, ecc.
- Considerare il connubio tra architetture antiche e arti visive contemporanee, con l'individuazione di siti idonei per la creazione di "musei a cielo aperto" dove nuove installazioni artistiche possano godere di suggestivi sfondi ed esaltare, a loro volta, resti archeologici attualmente poco fruiti.
- Polo Artistico: nel nostro territorio, non esiste uno spazio fisico che sia punto di aggregazione delle associazioni culturali. Per questo nostro punto programmatico ci sarà l'individuazione, previa ricognizione del patrimonio comunale, di un sito da mettere a disposizione per favorire la realizzazione di spazi dedicati alla condivisione di idee e di progetti, di incubatori, dove sviluppare arte e cultura grazie anche all’utilizzo della tecnologia digitale.
- Bando per gli "artisti di strada": per regolamentare la possibilità di un accesso democratico e programmato per gli artisti che vogliano animare la nostra città.
- Promozione del turismo: Organizzazione di eventi stagionali che attirino turisti, come festival culturali e gastronomici legati alle tradizioni locali[16].
- Pianificazione progetti finalizzati ad una partecipazione creativa della città, volti al recupero di zone degradate (es. Modello Modena per il recupero delle stazioni ferroviarie coinvolgendo scuole e artisti).
- Creazione di un Evento-premio dedicato al mare e alla pesca: un evento annuale che celebri il legame di Anzio con il mare e la pesca, con un concorso artistico che valuti opere quali libri, quadri, cortometraggi e opere teatrali. L'iniziativa promuoverà la tradizione locale e sensibilizzerà la comunità sull'importanza della sostenibilità delle risorse marine[17].
- Organizzazione di tour gestiti direttamente dal Comune, che possano convogliare questo nuovo flusso turistico culturale (ovviamente in un passaggio successivo, quando Anzio verrà resa più attrattiva), coinvolgendo il settore terziario affinché ne possa beneficiare l'economia dell'intera città.
- Attività per tutte le età: offrire attività culturali e sportive a prezzi accessibili per persone di tutte le fasce d’età, con particolare attenzione ai bambini e agli anziani[18] con la creazione di ammortizzatori sociali rivolti alle fasce deboli della popolazione.
6 ATTIVITÀ PRODUTTIVE
L'attuale crisi economica ormai da anni ha investito anche il nostro litorale, assistiamo continuamente alla chiusura di vecchie e nuove attività commerciali, in particolare nel centro storico, anche a causa dello spopolamento di quest'ultimo.
L'ente deve introdurre iniziative che facilitino il rilancio dell'economia locale. Nostro punto programmatico in merito è quello di:
- Costruzione di un protocollo di "Reti d'Impresa" tra imprenditoria locale, rappresentanze sociali e istituti di formazione: è uno strumento che permette di elaborare progetti importanti (ad esempio di promozione turistica, di un quartiere, di una piazza) che possono essere finanziati con fondi pubblici e, nei comparti con alto indice di lavoro stagionale, elaborare la costruzione di contratti di lavoro di secondo livello che traguardino una occupazione e formazione annuale delle maestranze. Nelle Reti d'Impresa, ogni soggetto resta autonomo, ma mette in comune risorse e idee per creare ad esempio un marchio, farsi pubblicità, partecipare a fiere, fare formazione al personale, creare un sito. L'ente si rapporta con le Reti d'Impresa, facilitando l'accesso ai fondi pubblici, tramite gli uffici predisposti e il personale formato.
- Istituzione di un tavolo permanente con le associazioni del territorio che si occupano di turismo (Pro loco, Rete d’impresa, Associazioni commercianti ecc.).
- Creazione di un registro dei lavoratori nel settore della ristorazione insieme alle scuole e le associazioni sindacali, con: anagrafica dei lavoratori del settore, certificazione delle esperienze professionali e dei percorsi formativi
- Contratto collettivo territoriale di settore che coinvolga scuole, sindacati, reti di impresa
6.1 PORTO
Il progetto del faraonico raddoppio del Porto di Anzio, voluto dal centro destra, è definitivamente fallito con la messa in liquidazione della società Capo d’Anzio spa. La nuova amministrazione dovrà innanzitutto gestire i nuovi debiti economici che potranno derivare da questa procedura di liquidazione. Nel frattempo, l’infrastruttura portuale è al collasso tra insabbiamento cronico del canale di accesso e continuità del servizio non garantita con la gestione temporanea in scadenza. Per uscire dall'emergenza e programmare per il futuro un Porto sostenibile (dal punto di vista economico, ambientale e sociale) occorre lavorare su due linee parallele.
- Aprire un tavolo con la Regione Lazio per individuare una gestione, almeno provvisoria, dell’esistente (gestione regionale, dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, ecc.)
- Riprogettare la riqualificazione del Porto. Al momento, infatti, il raddoppio è previsto nel Piano Regolatore Portuale Regionale (e nel Piano Regolatore Generale comunale). Occorre modificare il progetto con criteri di sostenibilità. Il porto deve essere un'infrastruttura strategica dedicata in particolare alla piccola pesca, al turismo e allo sviluppo di attività commerciali legate al mare. L'obiettivo è renderlo un motore economico locale con infrastrutture eco-sostenibili, privilegiando la pesca tradizionale e creando servizi per il turismo nautico, in armonia con l'ambiente marino[19]. Per la riprogettazione potrà essere fatto ricorso agli strumenti del “concorso di idee” e del “Dibattito pubblico” previsti dal codice degli appalti.
6.2 SVILUPPO ECONOMICO
- Sostegno alle imprese locali - Creazione di fondi comunali per incentivare le piccole e medie imprese (PMI) e semplificazione delle pratiche burocratiche[20].
- Incentivi per il settore ittico e agricolo
- Potenziamento delle cooperative locali e creazione di mercati dedicati ai prodotti del territorio.
- Supporto alla pesca sostenibile: apertura di un Ufficio dedicato all’accesso ai Fondi Europei previsti per il settore con supporto alle PMI coinvolte nel settore della pesca[21].
- Realizzazione di una “consulta del cibo” che metta in rete produttori, distributori e consumatori locali per il supporto alla filiera corta
- Smart city e digitalizzazione: Sviluppo di servizi digitali per le imprese e i cittadini, favorendo l’innovazione tecnologica nel settore privato e pubblico. Identificazione di spazi pubblici da adibire a Work Space Digitalizzati e spazi di co-working[22].
6.3 LIBERTÀ D’IMPRESA
Sportello per la legalità[23]: Apertura di uno sportello comunale dedicato alla legalità, dove cittadini, commercianti, artigiani, imprenditori e professionisti possano ricevere informazioni, ascolto e consulenze legali, completamente gratuite e riservate, per:
- comprendere come affrontare un problema collegato a fenomeni mafiosi o illegali, inclusi usura, estorsioni, frodi, ecc;
- conoscere i propri diritti;
- fornire informazioni sugli strumenti di tutela;
- conoscere i servizi in materia di giustizia e legalità;
- comprendere se vi sono i presupposti per una denuncia o un esposto;
- segnalare un caso sospetto ed essere supportati per un’eventuale denuncia;
- informarsi sulle modalità per risolvere una questione, in ambito civile o penale, di qualsiasi natura;
- conoscere le procedure di risoluzione alternativa delle controversie, anche tramite procedure di conciliazione.
- Iniziative per il recupero sociale e il sostegno alle vittime di usura: agevolazione all’accesso al Fondo di solidarietà delle vittime di estorsione del Ministero dell’Interno, in collaborazione con associazioni specializzate, e organizzazione di campagne di prevenzione e sensibilizzazione[24].
7 POLITICHE DEL TERRITORIO
7.1 MODIFICA DEL PIANO REGOLATORE GENERALE
La Pianificazione urbana e territoriale è stata la grande assente nelle ultime amministrazioni. Il Piano regolatore vigente è stato approvato nel 2005, dando il colpo di grazia ad un territorio che ha progressivamente assunto le sembianze di una vera e propria villettopoli. Le nuove istanze (climatiche, sociali, culturali ecc.) impongono un ripensamento radicale di quello strumento, il quale ha prodotto uno sviluppo abnorme della città. All’interno della nuova cornice del PAESC può essere realizzata una modifica al Piano Regolatore Generale secondo i seguenti principi:
- Azzeramento consumo di suolo
- Sostegno alle reti ecologiche, a partire dalla realizzazione della cintura verde insieme al comune di Nettuno: una rete ecologica che connetta le maggiori aree verdi del territorio, da Torre Astura a sud, alla Pineta della Gallinara a nord, passando per il Bosco di Foglino, la Pineta della Campana, il Bosco dell’Armellino e la Macchia della Spadellata. Un percorso naturalistico e ciclopedonale che tuteli e valorizzi le componenti naturali e storico-archeologiche del territorio. All’interno di questa proposta rientrano svariate azioni. In particolare, i progetti per la salvaguardia della biodiversità: sostituzione alberature malate (in particolare i pini) con essenze
autoctone di diverse specie (no monocolture); progetti di sostengo ad attività economiche legate all’agricoltura biologica e a chilometro zero; progetti legati al turismo diffuso e a basso impatto; progetti di sensibilizzazione in accordo con le scuole di promozione del territorio e divulgazione della conoscenza. Per realizzare questi progetti i canali di finanziamento preferenziali sono quelli europei (Bandi LIFE; Biodiversa+ ecc.). - Piano delle centralità locali e dei servizi per ogni quartiere, garantendo una rigenerazione urbana delle periferie (adottando un approccio integrato, sul modello del Progetto Lavinio).
- Aggiornamento catasto delle strade con eliminazione delle “strade vicinali”.
- Piano del Verde Urbano per una pianificazione sostenibile, regolamento e concessione dei terreni comunali per la coltivazione di orti urbani
- Piano per gli Spettacoli Viaggianti (circhi), individuazione delle aree e regolamento comunale per la concessione degli spazi per contrastare lo sfruttamento di animali.
7.2 MOBILITÀ SOSTENIBILE
In stretta connessione con la modifica del Piano Regolatore occorre realizzare un Piano della Mobilità Sostenibile, se possibile congiuntamente con la città di Nettuno, che recepisca e aggiorni il PUMS recentemente approvato dalla città Metropolitana di Roma Capitale. Le linee guida per questo piano sono:
- Intermodalità, ovvero integrazione tra i diversi tipi di trasporto pubblico, come treno, COTRAL, TPL (Gioabus), ma anche servizi di bikesharing e monopattini;
- Capillarità del servizio: le linee di autobus, in particolare, devono servire anche i quartieri considerati ‘periferici’, come Anzio2 e quartiere Europa. È fondamentale il collegamento tra la stazione di Padiglione e i quartieri di Lido Dei Pini/5miglia/Cavallo morto.
- Servizio serale e notturno.
- Potenziamento linea FR8 Roma – Nettuno insieme ad RFI, valutando l’incremento dei nodi di scambio nella tratta Aprilia Nettuno per raddoppiare la capacità del servizio attualmente enormemente sottodimensionato. Questo intervento può apparire ambizioso e sicuramente lo è, ma occorre considerare che è già previsto il raddoppio della linea nel Piano della Mobilità della regione Lazio. Occorre investire su questo elemento di programmazione almeno come prospettiva di sviluppo del territorio.
- Piano della mobilità dolce: programmazione di percorsi ciclabili e/o pedonali con particolare attenzione ai percorsi casa-scuola.
- Marciapiedi e pensiline COTRAL compartecipando alle spese per la realizzazione insieme alla Regione Lazio
- Tariffe agevolate dei mezzi pubblici per i giovani
- Pedonalizzazione centro storico garantendo accesso veicolare ai residenti. Servizi navetta e riqualificazione parcheggio La Piccola con investimenti per posti camper e ricariche (colonnine) auto elettriche.
- Regolamento dei Taxi
7.3 LAVORI PUBBLICI
- Approvazione regolamento edilizio e del decoro e arredo urbano, strumento attualmente inesistente e utile per avere regole certe per tutti.
- Conferenze dei servizi con i gestori delle reti (direttiva ministero lavori pubblici 3 marzo 1999) (TELECOM, ENEL, ACQUALATINA etc) per l’ottimizzazione dell’esecuzione dei lavori pubblici, per evitare il continuo ripristino del manto stradale.
- Migliorare il sistema di controllo per le fasi di realizzazione dei LLPP, al fine di verificare la conformità delle esecuzioni rispetto ai requisiti.
- Studio efficace delle caratteristiche migliori - requisiti organizzativi, tecnologici, tecnici - per le realizzazioni dei LLP - anche in collaborazione con tecnici terze parti.
- Piano degli interventi di manutenzione ordinaria di strade e fognature. Verifica dei requisiti dell’infrastruttura per le acque nere.
- Aggiornamento PEBA (Piano Abbattimento delle Barriere Architettoniche) per l'abbattimento delle barriere nei luoghi pubblici e incentivi per le attività commerciali che attuino l'abbattimento delle barriere.
8 ACQUA
L’acqua è un bene comune essenziale, non una merce. Nonostante il Referendum con cui nel 2011 i cittadini italiani hanno ribadito il fermo no alla privatizzazione dell’acqua, il comune di Anzio si trova a dover subire le scelte di una società che gestisce il servizio idrico come un asset privato. Acqualatina spa, infatti, è solo formalmente pubblica, ovvero di proprietà per il 51% dei sindaci dell’ATO4 (i comuni della Provincia di Latina con Anzio e Nettuno). Il restante 49% è di proprietà privata: ad oggi di Italgas. Questa particolare compagine societaria, unita ad una gestione politica a dir poco opaca, rende di fatto estremamente difficile per i comuni intervenire per un miglioramento del servizio. A fronte di tariffe in crescita, infatti, crescono le perdite idriche, i disservizi, la distanza con l’utenza e la disattenzione rispetto a situazioni sociale difficili. L’unico strumento a disposizione dei comuni è di fatto la presenza all’interno delle conferenze dei Sindaci, che garantiremo per portare l’interesse dei cittadini nella gestione del servizio. In questa sede sarà per noi prioritario coinvolgere gli altri amministratori dell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) per un cambiamento radicale della società e del suo assetto amministrativo e societario.
9 ATTUARE LA COSTITUZIONE
I valori fondamentale della nostra Carta costituzionale sono tanto attuali quanto, purtroppo, inattuati. Compito dei Comuni è anche quello di declinare alla scala locale tali valori e saperli tradurre in politiche concrete. A tal proposito la nostra coalizione si impegnerà nella piena attuazione dei principi di equità, solidarietà e pace contenuti nella nostra Costituzione. Alcuni esempi concreti possono essere i seguenti:
- Adesione al Coordinamento Nazionale per la pace e i diritti umani, che ha tra i suoi principali obiettivi: investire sui giovani ed educare i giovani alla giustizia e alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza planetaria democratica; difendere i beni comuni e promuovere il “benessere” e il “ben vivere” con nuovi stili di vita; promuovere la cooperazione decentrata e la diplomazia delle città contro la guerra e la povertà; promuovere la realizzazione e il rispetto dei diritti umani nelle nostre città e nel mondo; costruire un’Europa delle città e dei cittadini; rafforzare il ruolo internazionale delle città e il loro contributo nella soluzione dei problemi globali; investire sulla solidarietà, la corresponsabilità e la costruzione di comunità aperte e inclusive;
- La particolare attenzione, in occasione delle commemorazioni dello Sbarco di Anzio, a favorire iniziative che pongano attenzione a quegli eventi come monito della Storia e faro sull’orrore degli avvenimenti attuali;
- Revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini; Promuovere tutte quelle iniziative che possano sottolineare la ricorrenza del 25 Aprile non come mera celebrazione ma come momento di sviluppo e consolidamento della coscienza e consapevolezza delle radici storiche della nostra democrazia e dei valori costituzionali, scaturiti da quella storia.
[1] esempio “Tavoli della Legalità e Tavoli di Osservazione” del Comune di Firenze
[2] D.L. 14/2017 sulla Sicurezza Urbana; art. 3-ter, commi 1 e 2, del Decreto Legge 15 settembre 2023, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023 n. 159; Decreto interministeriale del 20 dicembre 2023 sulle modalità di presentazione delle richieste da parte dei comuni interessati, nonché criteri di ripartizione delle risorse stanziate dall’articolo 1, comma 676, della legge 29 dicembre 2022, n. 197
[3] Rifiuti. Gestione da parte dei comuni (lexambiente.it)
[4] https://wise.town/
[5] https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/portal/screen/opportunities/topic-details/0b28c924-646f-4897-8f54-75448d5abdb5
[6] Riferimenti: Le Comunità energetiche in Italia (enea.it); Tutto sulle comunità energetiche rinnovabili (Cer) | Altroconsumo
[7] Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità
[8] Il piano di zona - ServizioSocialeBlog
[9] Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale
[10] Fondo Europeo per settori culturali e creativi 2021-2027
[11] fondo per le politiche su diritti e pari opportunità
[12] https://www.ilpost.it/2024/10/08/parma-case-popolari-modello/
[13] https://www.comune.roma.it/web/it/roma-scuola-aperta.page
[14] PR FSE Plus 2021-2027 Scuola per il futuro
[15] contributi a sostegno di Biblioteche, Musei, Archivi storici ed Ecomusei
[16] Programma Operativo Fondo europeo di Sviluppo Regionale- PR FESR 2021-2027
[17] FEAMPA - Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura
[18] Programma Operativo Fondo europeo di Sviluppo Regionale- PR FESR 2021-2027 RSO4.6
[19] Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA) – attualmente sono attivi 5 bandi gestiti dalla Regione Lazio
[20] Programma Operativo Fondo europeo di Sviluppo Regionale- PR FESR 2021-2027
[21] FEAMPA - Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura
[22] Programma Operativo Fondo europeo di Sviluppo Regionale- PR FESR 2021-2027 RSO1.2
[23] esempio “sportello legalità e giustizia” del comune di Reggio Emilia
[24] LEGGE 23 febbraio 1999, n. 44 - Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura